Ci vorrà molto tempo (e forse neanche basterà) prima che possano spegnersi nel pubblico le voci di protesta nei confronti di Walt Disney Company, “macchiatasi” del reato di aver distrutto una delle pietre miliari del gaming, LucasArts, cessata di esistere come produttrice di videogiochi in seguito al licenziamento di 150 dipendenti e ridotta ora ad un semplice ufficio delegato a gestire le licenze legate ai propri marchi (clicca qui per leggere l’articolo).
L’episodio ha reso inevitabili le speculazioni sul futuro di Star Wars, il brand certamente più noto, vasto ed apprezzato. Speculazioni messe a tacere il 6 maggio da un comunicato stampa ufficiale, rilasciato dal publisher EA sul suo sito, attraverso il quale ha reso noto di aver firmato con Disney un esclusivo contratto pluriennale per la produzione di titoli del franchise; rimangono off-limit le piattaforme mobile, social, tablet ed i giochi online, appannaggio della stessa Disney.
La produzione dei nuovi videogiochi sarà affidata a DICE (nota per la serie best-seller Battlefield) ed agli studios Visceral (Il Padrino, Dead Space, Dante’s Inferno), i quali affiancheranno la veterana BioWare, che ha dato i natali ai due gdr della serie Star Wars: Knights of The Old Republic. Nello stesso comunicato, il presidente di EA Frank Gibeau ha precisato come i giochi saranno interamente originali, con storie e gameplay del tutto nuovi, sebbene possano trarre alcuni elementi dai film. Dunque non sono previsti sequel o prequel, e rimane ancora avvolto nell’incertezza il destino dei due giochi su cui LucasArts stava lavorando prima della chiusura: Star Wars 1313 e Star Wars: First Assault. È stato invece reso noto, attraverso un post dello stesso Gibeau sul blog EA, che tutti i titoli saranno sviluppati sulla base del motore grafico Frostbite 3, quello su cui poggeranno titoli next-gen come Battlefield 4.
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