In tempi in cui il paradigma del lavoro da casa sembra essere completamente in fase di rinnovamento, lo smartworking ha assunto più che mai un ruolo essenziale nella vita di liberi professionisti e freelancer, ma non solo.
Jabra, la cui affidabilità si è consolidata negli anni grazie a prodotti di comprovata qualità, che noi di Tech Scene abbiamo avuto modo di testare in passato, ha reso infatti noto che la storica serie Evolve avrà un successore che si porrà come obiettivo, non poco oneroso, di innovare e migliorare, con l’uscita di tre nuovi modelli, la serie precedente, già ottima. Le premesse di migliorare la serie esistente, tuttavia, sembrano ampiamente rispettate, dal momento che Evolve2 vede una riprogettazione pressochè totale, questa volta con un bagaglio di esperienza notevole e che ha influenzato le scelte di design, durabilità e comfort, oltre che, naturalmente, di qualità del suono.
I nuovi membri della famiglia Jabra, dunque, saranno 3, per diverse fasce di prezzo ma con un unico comune denominatore inderogabile: il valore.
I modelli in uscita sono Evolve2 40, Evolve2 65 ed Evolve2 85. Come specificato in precedenza, queste soluzioni sono principalmente pensate per un uso lavorativo e scolastico e si trovano nelle varianti ottimizzate per il funzionamento con Unified Communication o Microsoft Teams. Tutti i modelli godono di tecnologia per l’annullamento del rumore di fondo e possono essere utilizzate sia con adattatore bluetooth che con jack da 3,5″, cosa che, nel 2020, non è più scontata.
In particolare, la variante ottimizzata per Microsoft Teams, gode delle seguenti caratteristiche:
- Selezione automatica come dispositivo audio predefinito.
- Controllo delle chiamate tramite l’apposito tasto Teams:
- Richiamare l’app Teams
- Aprire la schermata “Partecipa ora” delle riunioni
- Rispondere alle chiamate MS Teams in arrivo e terminarle
- Aprire le chiamate perse e ascoltare i messaggi della segreteria telefonica di MS Teams
- LED che indica la connessione a Teams, le prossime riunioni, le chiamate perse e così via oppure indicazioni vocali quando l’utente indossa le cuffie.
Qualora non si faccia uso di Microsoft Teams, sarebbe consigliabile l’uso della variante UC, che garantisce la compatibilità con i principali standard di telecomunicazione come Cisco, Mitel e Avaya.
Tutti i modelli saranno utilizzabili anche con dispositivi Android ed iOS, sia smartphone che tablet, ed anche con PC e Mac e, va da sè ma è bene ricordarlo, è possibile anche l’ascolto di musica in streaming grazie a padiglioni circumauricolari (on-ear) o supraauricolari (over-ear), a seconda del modello, di qualità e sensibili ad un uso durevole nel tempo, che non tendano ad affaticare l’utente.
Tech Scene provvederà a stilare ad una recensione completa ed approfondita dei prodotti, per cui restate sintonizzati.