Un risultato straordinario, quello annunciato da Google in merito alle famose app istantanee (“Android Instant Apps”), annunciato oltre un anno fa al Google I/O. Di cosa si tratta? E’ presto detto.
Iniziamo col dire che, se non siete a conoscenza delle “Android Instant Apps”, allora, molto probabilmente, non siete i proprietari di uno di quei 500 milioni di dispositivi che Google ha recentemente dichiarato di aver raggiunto col suo nuovo servizio, disponibile al pubblico da pochi mesi.
Col passare del tempo, infatti, tutti i possessori di smartphone Android dalla versione 4.4 in poi potranno usufruire delle Instant Apps. Per chi non ne fosse al corrente, Google ha lavorato allo sviluppo delle Instant Apps da più di due anni, nonostante se ne cominci a parlare apertamente dal famoso annuncio del Google I/O che lasciò molti utenti a bocca aperta.
Le Instant Apps, infatti, rappresentano un punto cardine nell’evoluzione nella navigazione web, almeno per quel che concerne gli smartphone ed i tablet.
Come possiamo leggere sul portale di 1&1, da una parte l’ottimizzazione del web mobile ha giocato un ruolo fondamentale nella fruizione di servizi spesso molto pesanti da terminali dalla potenza di calcolo limitata. Spesso tale transizione è stata operata in maniera quasi del tutto automatica, con servizi specializzati che potevano rendere i contenuti dei siti web ottimizzati anche per smartphone et similia senza troppi sforzi. L’aggiornamento più recente dell’algoritmo di ricerca di Google premia infatti i siti web fruibili da mobile nella propria pagina dei risultati (la cosiddetta SERP).
Dopo è stata la volta di AMP e Facebook Instant Articles, che, seppur migliorando di molto l’ottimizzazione dei contenuti su dispositivi mobile, hanno creato non pochi grattacapi per la visualizzazione di pubblicità che non risultassero invadenti o fuori posto. Facebook ha anche tentato il tutto per tutto cercando di monetizzare questi contenuti.
Tech Scene ha scelto un approccio diverso, continuando a fare una distinzione più o meno netta tra versione desktop e versione mobile, una soluzione non sempre conveniente e molto dispendiosa in termini di manutenzione e bug fixing.
Le Android Instant Apps si frappongono quindi tra queste soluzioni, occupandosi di mostrare la relativa app del sito web da noi visitato (se disponibile, naturalmente), scaricandone solo una porzione tale da permettere la visualizzazione dei contenuti richiesti sul dispositivo. Non occorre infatti installare l’app e gli sviluppatori possono tenere sotto controllo come vengono mostrate le pubblicità con un piccolo aggiornamento delle applicazioni preesistenti.
I risultati sono sensazionali e non passerà molto tempo prima che il prossimo traguardo (quello da un milione di dispositivi) venga raggiunto. Basti pensare che già servizi come Buzzfeed, Wish e Vimeo hanno già adottato questa soluzione con un incremento dell’“engagement” della propria utenza superiore al 60% in media. Insomma, una rivoluzione vera e propria.