Lo sappiamo, è già passato qualche giorno ma abbiamo avuto modo di digerire quanto visto nei giorni scorsi. Partiamo dal presupposto che il nostro parere è in realtà abbastanza positivo: tutte le conferenze si sono concentrate sui videogiochi, che in fondo è poi il motivo per cui solitamente l’E3 viene atteso ogni anno come una sorta di Natale per videogiocatori. Tutte le conferenze, infatti, chi più e chi meno, hanno lasciato spazio alla rivelazione di titoli o all’approfondimento di ciò che era già stato discusso durante le settimane passate. Il malumore nasce da ciò che è stato percepito come un cambio di rotte dell’evento in sè, meno show e più “spot pubblicitario”.
Il riassunto dell’E3 2017
EA per prima ha aperto l’evento senza una vera e propria presenza sul palco, lasciando intravedere ciò che si è rivelato una sorta di mantra per tutta la durata dell’E3 2017, ovvero una carrellata di annunci e trailer più o meno esaltanti, come ad esempio è avvenuto nel caso di FIFA 18, titolo già discusso nei giorni scorsi. Sono stati rilevati dettagli interessanti sul nuovo titolo Anthem, nuova IP di Bioware, e su A Way Out. Tutto sommato, la conferenza, se così si può definire, non ha deluso le aspettative a nostro avviso.
Microsoft, dal canto suo, ha continuato il trend della carrellata di trailer ed info sparse aggiungendo un po’ più di spettacolo all’evento. Dopo aver rivelato il nome di ciò che fino a qualche giorno fa era conosciuta come “Project Scorpio”, ora Xbox One X, ovvero la nuova console che si pone come alternativa a PS4 Pro, il colosso di Mountain View è passato direttamente al comparto prettamente videoludico annunciando giochi su giochi, arrivando anche a mostrare in anteprima mondiale un nuovo modello di Porsche che sarà incluso nel nuovo Forza Motorsport 7. La conferenza Microsoft ha destato qualche perplessità con la leggerezza con cui il termine “esclusiva” è stato usato. In questo caso, infatti, spesso e volentieri ci si riferiva anche a titoli che è possibile giocare su PC con Windows 10, rendendo le esclusive propriamente dette, per quel che concerne Xbox, praticamente nulle.
E’ stata poi la volta di Bethesda. Personalmente non ho gradito il modo quasi spudorato di continuare a spolpare, dopo quasi 6 anni, Skyrim con diverse incarnazioni. E’ stato infatti abbastanza chiaro l’intento della software house, che ha anche evitato di mostrare in pubblico Todd Howard per l’ennesima volta, di fare cassa con titoli quali, appunto, Skyrim e Doom, in diverse salse, come ad esempio la versione per VR o, nel caso del primo, anche come gioco di carte collezionabili. Insomma, si poteva fare di più sinceramente. Degno di nota comunque l’annuncio di Wolfenstein 2: The New Colossus, sequel dell’ottimo The New Order, il cui titolo era però già trapelato in rete da un po’. Lo spirito della conferenza inoltre è sembrato a tratti frizzante e spassoso, altre volte quasi stucchevole.
Il PC Gaming Show ha continuato a tenere il livello della conferenza su ritmi meno adrenalinici di quelli a cui siamo stati, forse erroneamente, abituati fino a qualche tempo fa. L’unica differenza sostanziale, tuttavia, si è vista nello sponsor dell’evento. AMD ha infatti passato il testimone ad Intel, che dopo la mezza debacle riguardante i processori “X” e la serie i9 è già in cerca di recuperare credibilità a buon mercato. Per gli appassionati, è in arrivo Age Of Empires: Definitive Edition.
Ubisoft ha aperto le danze con la presenza, obiettivamente inaspettata, di Shigeru Miyamoto, figura di spicco di Nintendo e padre di Mario ed altri franchise storici, sul palco, per l’annuncio di Mario + Rabbids Kingdom Battle che ha convinto anche i più scettici, cosa che ha messo l’intera conferenza sotto una luce diversa, al punto da essere considerata in rete come la più riuscita. Sono stati presentati giochi quali Assassin’s Creed Origins, Far Cry 5, Just Dance 2018 e The Crew 2. Inoltre è uscito dal limbo Beyond Good and Evil 2, che in molti davano ormai per spacciato.
La conferenza di Sony è durata meno di quanto ci si aspettasse (circa un’ora, in confronto alle oltre 2 ore dell’anno scorso). Come, invece, era prevedibile, non c’è neanche un titolo first party in sviluppo per PS Vita, ormai considerata morta dalla stessa software house. In termini di videogiochi presentati, nessuno (tra i possessori di una PS4, naturalmente) può dirsi oggettivamente deluso. God of War, Days Gone, Uncharted: The Lost Legacy, Gran Turismo Sport, Detroit: Become Human, Horizon Zero Dawn: The Frozen Wilds, Marvel’s Spider-Man: sono solo alcuni dei titoli presentati in un’incessante crescendo senza climax. Spider-Man, infatti, ha fatto storcere il naso a qualcuno, principalmente a chi si aspettava magari un Gran Turismo 7 o qualche altro titolone, cosa cui, però, Sony ha sopperito con l’annuncio del remake di Shadow of The Colossus. Tutto sommato, una conferenza gradevole. E poi hey, torna Crash con Crash Bandicoot N. Sane Trilogy!
Della conferenza Nintendo (che ha anche chiuso l’E3) non è mai facile parlare. Anche questa volta la compagnia nipponica ha delegato i suoi annunci ad un solo, lungo filmato (si fa per dire, è durato solo 25 minuti). Sono stati annunciati Fire Emblem Warriors, Super Mario Odyssey e Xenoblade Chronicles 2, un nuovo titolo di Kirby ed uno di Yoshi. E’ stato mostrato il logo di Metroid Prime 4 (suppongo che questo sia considerato un annuncio) e, per mettere una toppa all’ira che il Pokémon direct di qualche giorno fa aveva fatto scaturire dai fan della saga, è stato finalmente specificato che un nuovo RPG Pokémon del filone principale (core) è in sviluppo per Nintendo Switch, anche se per vederlo bisognerà aspettare più di un anno (non è stata specificata una data, un titolo, praticamente nulla). Sono stati mostrati i DLC per The Legend of Zelda: Breath of the Wild ed anche gli oggetti esclusivi di questo titolo contenuti nelledizione per Switch di Skyrim. Bisognerà accontentarsi di questo per ora, visto che The Elder Scrolls 6 non è ancora in fase di sviluppo. A mio avviso questa “conferenza”, tagliando tutti i tempi morti, per quanto priva di anima, è comunque stata la migliore.
I giochi dell’E3 2017
Di seguito una lista di tutti i giochi protagonisti di questo E3 2017.
Activision
Atlus
Aurora 44
Bandai Namco Entertainment
Beethoven and Dinosaur
Bethesda Softworks
Bluehole
Capcom
Coffee Stain Studios
Crytek
Deep Silver
Devolver Digital
Electronic Arts
Epic Games
Focus Home Interactive
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Fullbright
Inti Creates
Kakao Games
Kalypso Media
Konami
Microsoft Studios
Natsume
Nicalis
Nintendo
Nippon Ichi Software
Paradox Interactive
Playful Corp.
Psyonix
Raw Fury Games
Scavengers Studios
Sega
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Sony Interactive Entertainment
Square Enix
Studio MDHR
Tommo
TaleWorlds Entertainment
Toby Fox
Ubisoft
Warner Bros. Interactive Entertainment
Whatnot Entertainment
Xseed Games
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Conclusioni e pareri
Come anticipato, a mio avviso questo E3 2017 non è stato completamente da buttare. Tanti giochi sono stati mostrati, altrettanti e forse di più sono stati annunciati. In alcuni casi, gli annunci si riferivano a titoli in uscita nel 2018, come per esempio nella circonferenza Sony. In altri casi, come in quello di Nintendo, si è preferito mostrare esclusivamente titoli in dirittura d’arrivo, tranne che per gli annunci mirabolanti.
C’è comunque un appunto da fare. La cosa che non è stata recepita, tranne forse nel caso di Microsoft o Ubisoft, è che la gente si è stancata di vedere sequenze di videogiochi prerenderizzate o trailer cinematici che a conti fatti non mostrano nulla dei giochi che vorrebbero pubblicizzare. I videogiocatori apprezzano più uno spezzone di filmato di gameplay di pochi secondi che un trailer cinematografico di 5 minuti che però, in fin dei conti, è solo fine a sè stesso. Ci sono dei casi in cui è possibile saggiare delle qualità tecniche nella realizzazione di tali trailer, come nel caso di Beyond Good and Evil 2, di indubbia e pregevole fattura. Nel restante 99% dei casi, comunque, tali trailer sono solo una perdita di tempo e risultano insulti, banali e monotoni.