Notizia appena giunta in rete: qualcuno in Cina ha avuto modo di disassemblare Nintendo Switch, documentando il tutto con delle foto finite online.
Ciò che è emerso chiarisce alcuni dubbi e ne solleva altri. Per prima cosa, è stato confermata al 100% la modularità delle componenti interne della console, il che si traduce in più semplici riparazioni, nella possibilità di sostituire la batteria senza troppi problemi ed altro. Una mossa senz’altro astuta da parte di Nintendo.
Tra le altre altre cose ci si è naturalmente soffermati sul SoC che anima Nintendo Switch, quel famoso chip che NVidia ha confezionato appositamente per Nintendo e del quale non si è mai saputo più di tanto se non che ha qualcosa in comune con le architetture delle migliori schede GeForce attualmente in commercio. Naturalmente, letta così, quest’affermazione può significare tutto e niente.
Fino ad oggi, perchè le foto del teardown che hanno iniziato a circolare in rete sembrano riaccendere le speranze di chi immaginava una console Nintendo che potesse rivaleggiare con PS4 e XboX One in termini di potenza bruta.
Se quanto dichiarato dovesse in effetti dimostrarsi veritiero, infatti, la microarchitettura Pascal a 16nm consentirebbe alla nuova console Nintendo di poter tenere il passo della competizione tenendo comunque a bada i consumi, un sogno utopistico e quasi certamente irrealizzabile qualora la notizia dovesse essere smentita.
Ci sono comunque alcuni punti che possiamo ormai confermare: per prima cosa, la console, stando a quanto dichiarato dal noto hacker derrik, monterebbe DRAM esterna ed una memoria flash eMMC il che renderebbe l’estrazione della stessa un lavoro relativamente semplice.
Nintendo Switch: external DRAM, eMMC flash board can be unplugged… yesssssssssssss
— derrek (@derrekr6) 19 febbraio 2017
Secondariamente, abbiamo accesso a nomenclature e codici utilizzati nei chip della console che ci consentono di speculare con una, seppur minima, cognizione di causa sull’hardware di Nintendo Switch.
Le immagini che troviamo qui e qui, infatti, contengono alcune informazioni:
- La data in codice è “1629”, aggiunta alla nomenclatura A2.
- Questo indica la 29° settimana del 2016, ovvero intorno a Luglio 2016.
- C’è un altro codice stampato sul chip: “ODNX02-A2”
- Ciò conferma che si tratti senza dubbio di un chip personalizzato da NVidia in esclusiva per Nintendo, come dichiarato. Nintendo Switch era chiamato con il nome in codice NX prima dell’annuncio del suo nome finale.
Prendiamo ora in esame le seguenti immagini e mettiamole a confronto.
- La prima immagine mostra Tegra X1, si noti che il chip ha un codice che termina con la nomenclatura/revisione “A1”
- La seconda immagine mostra il chip Tegra di Nintendo Switch. Qui si può invece leggere “A2”.
C’è chi però precisa, smorzando un po’ gli animi in escandescenza dei fan Nintendo, che quella stessa revisione revisione (nella sua parte iniziale dove si può leggere “NX”), che per alcuni significa l’utilizzo di una variante Pascal di Tegra X2 nel Nintendo Switch, non sia altro che in realtà un nome convenzionale utilizzato all’interno della compagnia per distinguere i devkit (NX-01) dal prodotto destinato al commercio su larga scala (NX-02), non spiegando però che significato avrebbero A1 ed A2.
Staremo a vedere non appena ulteriori informazioni saranno disponibili. Sicuramente non mancheranno i benchmark (l’unico modo per misurare e mettere nel giusto contesto prestazioni e consumi) nelle prossime settimane.