Per chi non lo sapesse, CD Project RED è la compagnia che ha sviluppato la serie The Witcher. Con la terna incarnazione del franchise, CDPR ha alzato l’asticella degli standard in tutto il mondo per i giochi di ruolo: oltre 800 premi ed un’acclamazione plebiscitaria.
Da quando la compagnia polacca, da indipendente, sviluppava titoli senza troppe pretese, al terzo capitolo di una saga apprezzata da quasi tutti i giocatori. Dal lambire il fallimento (dopo lo sviluppo di The Witcher Arena) alla conclamazione assoluta (con la produzione di The Witcher 3 costato, complessivamente, oltre 90 milioni di dollari statunitensi).
Con un tale peso sulle spalle e l’obbligo quasi morale di non poter deludere milioni di fan, bissando il successo dell’ultimo The Witcher e dell’ottima espansione Blood and Wine e, prima ancora, Hearts of Stone, CDPR è alla spasmodica ricerca di gente per ampliare la propria squadra, infoltendo sia la sede centrale a Cracovia che il supporto. Qualcuno ha notato che la compagnia cerca, tra le altre cose, gente che si occupi di animare digitalmente velivoli e che sia bravo nello scripting.
Ma cosa c’è di diverso con Cyberpunk 2077, questa volta, che in the Witcher non ha funzionato? Assolutamente niente: la mappa era enorme e spostarsi ovunque non era un problema con la possibilità di spostamento rapido verso mete già visitate in precedenza.
Non occorrevano velivoli (beh l’ambientazione era diversa ma non sarebbe stato difficile inventarsi qualcosa per consentire a Geralt di volare) e, soprattutto, non se ne sentiva alcun bisogno.
Questa volta, però, il discorso cambia radicalmente. CDPR ha infatti dichiarato sin da quando strinse alleanza con Plastige Image Studio nel 2011 che il nuovo progetto sarebbe stato il più ambizioso di sempre, con un’ambientazione sconfinata. Progetto che si rivelerà poi, appunto ” Cyberpunk 2077″ come annunciato il 18 ottobre 2012.
Con queste premesse e con il recente progresso tecnologico anche e soprattutto in ambito videoludico, non sarebbe un azzardo pensare che CDPR abbia in mente di creare un vero e proprio “mondo” intero, esplorabile attraverso mezzi volanti (sempre e comunque rispettando i tempi di un videogioco, dove un giorno reale non passa solitamente in 24 ore “reali”). Non sarebbe un azzardo e neanche impossibile se consideriamo lka recente immissione sul mercato di API a basso livello come Vulkan e DirectX 12 che consentono ai nostri PC di effettuare calcoli in maniera più efficiente senza la necessità di un hardware da migliaia di Euro.
Di sicuro continueremo a seguire la vicenda con vivo interesse nella speranza che CD Project Red possa rilasciare un’altra perla RPG di cui si sente la mancanza (dopo aver completato The Witcher 3 un paio di volte, naturalmente). Nel frattempo, ecco di seguito alcuni wallpapers a tema CyberPunk 2077.