Spotify si aggiorna alla versione 1.0.1.1060.gc75ebdfd: gli sviluppatori sono riusciti a rovinarlo?

E’ da pochi minuti disponibile la versione 1.0.1.1060.gc75ebdfd di Spotify, noto programma di streaming musicale, tra i più in voga del momento.

Questa versione rappresenta un restyle pressochè totale, non tanto dal punto di vista grafico ma più che altro della ridistribuzione dei contenuti. Il fatto è che, molto probabilmente, questo aggiornamento porta più danni di quanti non fosse stato programmato per risolverne e, tutto sommato, non se ne sentiva affatto il bisogno.

Tra i danni rilevati dalla rete si presenta una velocità del programma drasticamente ridotta (è diventato davvero lento ed ingestibile), sono state spostate le applicazioni sulla parte inferiore ed è stata resa visibile la coda, che prima era praticamente nascosta.

Incredibilmente, una delle funzioni più adoperate dagli utenti, ovvero le classifiche personali di brani, artisti ed album più riprodotti nel mondo, in Italia (o in un Paese specifico) e dall’utente stesso, che rappresentavano in sostanza un modo per avere sotto mano i brani più spesso ascoltati, è stata rimossa di netto.

Tra le note positive, bisogna segnalare… proprio nulla! Sembra incredibile ma la nuova versione di Spotify porta con sè solo un lifting grafico del tutto marginale, che oltre tutto anzichè ottimizzare il software per renderlo più fluido, ne mina velocità e stabilità.

Qualcuno farebbe bene a rivedere le proprie priorità, non è possibile che nel 2015 ancora ci siano aggiornamenti che tolgono più funzioni di quante ne introducano su programmi del calibro di Spotify.