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La tecnologia, ormai lo sanno anche i sassi, viaggia veloce. E trascina dietro di sè una rete in cui, di tanto in tanto, rimangono impigliati piccoli sviluppatori che, dal piccolo delle proprie stanze o dei propri garage (cit. per intenditori), intraprendono progetti di cui non immaginano lontanamente il potenziale. Fulgido esempio il social network Facebook, nato come centro di scambio per gli studenti dell’università di Harvard e degli istituti limitrofi, che ha catapultato nel giro di pochi anni Mark Zuckerberg e i suoi compagni di studi nel firmamento del web, fatturando al giorno d’oggi alcuni miliardi di dollari l’anno.

Di storie come questa, più o meno eclatanti, ne esistono una varietà. L’ultima porta il nome di Cyanogen Inc. – società nata nel dicembre 2012 ma ufficialmente operativa da aprile di quest’anno, grazie ad un finanziamento di 7 milioni di dollari ottenuto dalle società Benchmark Capital e Redpoint Ventures. Steve Kondik, CEO della società, ha reso pubblica la nascita del collettivo attraverso le pagine del blog ufficiale del progetto Cyanogenmod (lettura interessante, la consigliamo vivamente agli anglofoni), dopo aver mantenuto la segretezza dell’operazione per diversi mesi allo scopo di evitare che le acque si smuovessero eccessivamente senza avere nulla di davvero concreto in mano.

Cyanogenmod - Cyanogen Inc. team

Piccola nota per i profani del settore: Cyanogenmod costituisce al giorno d’oggi la più diffusa e supportata custom ROM disponibile per dispositivi Android. Nato nel 2009 nel forum della community di sviluppatori XDA developers, il sistema operativo open source ha visto la partecipazione negli anni di un team sempre più allargato. Con il crescente successo e il conseguente innalzamento della qualità – racconta lo stesso Kondik nel post sopracitato – i componenti del gruppo di lavoro si sono trovati di fronte alla scelta obbligata di abbandonare le proprie professioni per dedicarsi interamente a Cyanogenmod ed ai progetti che vi gravitano intorno (si citano CM Account, Privacy Guard e Voice+).
L’obiettivo primario della Cyanogen Inc. sarà quello di rilasciare sul Play Store, nelle prossime settimane, un’applicazione che permetta di installare la custom ROM con facilità, bypassando il grande problema che l’affligge: il processo di installazione diversificato per ogni dispositivo.

Nel frattempo, molti utenti si chiedono già quali saranno le conseguenze di questo salto qualitativo, la cui portata economica genera dubbi circa il mantenimento del carattere open source e gratuito di CM. Kondik, fortemente legato all’etica open source, ha anticipato le reazioni, assicurando che tali cambiamenti implicheranno esclusivamente la qualità e la costanza di aggiornamento dei prodotti offerti. Voi siete d’accordo?