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Oggi, ad oltre 2 anni di distanza da questi disastri, le googlecar hanno rimappato i luoghi colpiti, fotografando Namie-machi, accanto alla vecchia centrale nucleare, che appare come una città fantasma, in cui oltre 20 mila persone hanno abbandonato la propria abitazione. Questa gente, a cui non è ancora permesso accedere alla città, aveva espresso il desiderio di poter osservare ciò che il disastro ha lasciato integro delle proprie case, cosa dunque oggi possibile, grazie al progetto di Google chiamato “Memories for the Future”, col quale è possibile vedere le città colpite dal disastro prima e dopo l’avvenimento di quest’ultimo (disponibile in cima all’articolo). Per quel che può contare, Tech Scene esprime solidarietà ai parenti di chi ha perso la vita o a chi ha perso i propri beni in occasione del disastro avvenuto due anni fa.