Scompariranno quindi i classici pulsanti, sostituiti da comandi gestuali ad hoc. La selezione dei tab avverrà direttamente su una homepage dove le finestre sono raggruppate in forma di icone; le nuove pagine saranno invece aperte attraverso la digitazione diretta dell’url o per mezzo di una ricerca “rapida” (come quella recentemente implementata da google) che restituisce i risultati in modo visuale mano a mano che le parole sono scritte. L’inserimento di una pagina tra i segnalibri sarà effettuato toccando a lato dello schermo e spostando l’icona corrispondente nella schermata iniziale. Sarà implementato anche un sistema di protezione dai siti web malevoli, che avviserà l’utente all’apertura di una pagina “pericolosa”.
Opera Ice non sarà basato sul motore Presto come tutti i suoi predecessori, ma su WebKit, cuore di Safari e Chrome. Lo stesso Boilesen ha affermato che gli obiettivi del nuovo browser saranno soprattutto i tablet Android e iOS, in quanto maggiori esponenti del mercato allo stato attuale delle cose; fuori dai giochi i dispositivi con ambiente Windows, almeno finchè non acquisteranno una posizione più solida presso l’utenza. Niente paura per gli utilizzatori dell’attuale Opera Mini, che rimarrà attivo e supportato in qualità di “spalla” allo scopo di fidelizzare nuovi utenti per poi trasportarli su Opera Ice.
Novità anche sul fronte desktop, con l’uscita a marzo della nuova versione del browser Opera. Vi lasciamo con il link ad un video dimostrativo sulle funzioni di Opera Ice.